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    terapie e sostegno psicologico

    DI COSA MI OCCUPO

    Sedute per la consulenza psicologica

    Nelle prime sedute dedico massima attenzione alla conoscenza dei problemi della persona, lascio parlare in libero flusso di pensieri, facendo domande.

    La fase di assessment è fondamentale per questo tipo di terapia, utilizzando contemporaneamente una varietà di strumenti per farsi un quadro il più possibile completo, non solo relativamente all’anamnesi dei sintomi, ma relativamente a tutte le aree di funzionamento della persona.

    Fin dai primi colloqui adotto un atteggiamento psicoeducativo, esponendo in modo molto chiaro alla persona i circoli viziosi e i meccanismo che possono rafforzare e mantenere alcuni sintomi. Analizzo le sedute (solitamente 3-4), tutto il materiale e i contenuti emersi, delineo un progetto terapeutico caratterizzato da obiettivi concreti, utili e raggiungibili, che fin dalla seduta successiva permettano di iniziare a lavorare sui sintomi che maggiormente compromettono il funzionamento e la serenità.

    Stilo, insieme alla persona, un Contratto Terapeutico, in cui sono esplicitati gli obiettivi, i compiti del paziente, le finalità della terapia, le tecniche che verranno utilizzate, nonché i tempi, il costo e le probabilità di successo della terapia.

    Al termine della terapia, quando la persona si sentirà meglio, le sedute potranno essere diradate nel tempo fino alla conclusione. Potranno poi seguire delle sedute di richiamo (follow-up) a tre, sei e dodici mesi dalla conclusione della terapia.

    Le Tecniche di Rilassamento

    Training autogeno

    Il training autogeno è una tecnica di rilassamento di interesse psicofisiologico, usata in ambito clinico nel controllo dello stress, nella gestione delle emozioni e nelle patologie con base psicosomatica.

    Aiuta a gestire le emozioni come l’ansia o l’ira, difficilmente controllabili dal punto di vista razionale.

    È una tecnica di apprendimento della regolazione del respiro, della comprensione delle sensazioni del proprio corpo, ma soprattutto è un momento per se stessi, per favorire il proprio benessere equilibrando la mente con il corpo.

    Rilassamento muscolare progressivo Jacobson

    La particolarità del metodo Jacobson consiste nella contrazione dei muscoli, o gruppi di muscoli che si vogliono rilassare, prima di realizzare il rilassamento stesso. In questo modo la mente riesce a cogliere e discriminare le differenze tra la muscolatura in stato di contrazione e in stato di rilassamento. Dopo avere effettuato qualche volta gli esercizi, si riuscirà a cogliere i segnali di tensione inviati dal corpo e a rilassare automaticamente le zone in tensione.

    Utile per la gestione della collera o degli attacchi da panico.

    Sostegno alle persone affette da Malattia di Alzheimer e famiglia

    Nello specifico, la mia attenzione, è rivolta alla Malattia di Alzheimer e altre forme di demenza.

    Assistenza rivolta alla persona affetta da Malattia di Alzheimer

    La mia attività e rivolta alla presa in carico della persona affetta da demenza, dall’inizio della sintomatologia, ponendo al centro il suo vissuto, lo stato psichico e cognitivo conseguente. Nelle prime fasi della Malattia di Alzheimer, vi è una parziale consapevolezza del cambiamento cognitivo, che provoca pensieri e modalità di funzionamento di ritiro relazionale e sociale, pensieri catastrofici inerenti alla perdita di controllo della propria persona e identità e dal timore di mostrare comportamenti non dignitosi.
    In queste fasi è utile un sostegno di natura psicologica, naturalizzando pensieri ed emozioni, creando modalità nuove di pensiero per il futuro. Questa situazione alimenta e influenza negativamente la propria autostima.

    Il colloquio ha anche lo scopo di rimotivare e ricreare la basi motivazionali.

    Un ruolo importante è dato alla comprensione della diagnostica neuropsicologica, della struttura e del meccanismo della funzione cognitiva, espressa attraverso test neuropsicologici. Leggere la diagnostica permette di comprendere le risorse residue cognitive della persona e di programmare modalità di stimolazioni legate alla particolare situazione della persona al fine di mettere a punto un buon sostegno psicologico. Rafforzando l’aspetto cognitivo, infatti, si rafforza la comprensione delle proprie capacità e quindi l’autostima della persona.
    Il sostegno psicologico alla persona con demenza deve sempre tenere presente la sua sfera cognitiva residua per non creare illusioni di miglioramento, ma anche provocare stati di impotenza o disperazione per la difficoltà vissuta nell’elaborazione del vissuto e presa di consapevolezza della realtà.

    Assistenza rivolta alla famiglia della persona affetta da Malattia di Alzheimer

    Insieme alla persona affetta da demenza è essenziale prendersi carico della famiglia o del caregiver, cioè di colui che si occupa di prendersene cura. Il sostegno rivolta alla famiglia ha due fasi di elaborazione:

    • una fase psicoeducazionale
    • una fase psicologica

    La prima, propedeutica alla seconda, aiuta a comprendere le modificazioni cognitive e comportamentali del proprio caro, a stimolare e attuare strategie di comportamento nell’emergenza comportamentale. Assistere una persona con demenza è impegnativo, in quanto la Malattia di Alzheimer stravolge tutta la visione della persona, le dinamiche relazionali e il rapporto con il proprio caro. Quindi è fondamentale comprendere la modificazione del proprio ruolo, le assunzioni di responsabilità e di accudimento di chi assiste, attraverso la comprensione delle modificazioni cognitive della persona affetta da Malattia di Alzheimer.

    Il cambiamento di visione è lento e progressivo, come la malattia. Spesso il familiare mette in atto resistenze psicologiche e meccanismi di difesa lungo il difficile cammino di assistenza al proprio caro. Il sostegno psicologico avviene dopo la comprensione razionale della malattia, per ridurre l’entità delle emozioni legate al senso di colpa, di impotenza, di frustrazione, di rabbia, ma anche di amore, accudimento, protezione, di ansia e paura, emozioni vissute contemporaneamente lungo il cammino di assistenza.

    Il sostegno psicologico è un aiuto alla comprensione della malattia, ma anche alla comprensione del vissuto del familiare che si trova a essere su un treno che va alla velocità della malattia.

    Psicologa a Verona

    Comprendi la mente… rilassa il corpo…
    troverai l’equilibrio e la forza
    per migliorare te stesso…